Tutti insieme contro la mafia

La giornata dell’Impegno e della Memoria, come ci ricorda Luigi Ciotti, è una grande abbraccio a tutti i familiari delle vittime.

Quest’anno più che mai, abbiamo voluto esserne protagonisti, rendendo un servizio a tutti.

Siamo partiti dal Performingmedialab di Via Salgari 7 a Torino, un bene confiscato, simbolo della resistenza di Libera alle mafie. Un bene nel quale ci sperimentiamo con l’uso dei nuovi media con l’obiettivo di interagire socialmente approfittando dello spazio pubblico on line.

 

Anche quella è una piazza.

 

Allora abbiamo dedicato il nostro impegno del 20 marzo alla diretta del corteo e poi alla diretta della lettura dei nomi delle vittime delle mafie e guardando il servizio del TG1 che in modo irriverente parla del 20 marzo con i numeri del superenalotto in sovraimpressione, possiamo dirci che è stato un impegno importante che restituisce dignità a tutti noi.

 

E’ possibile:

guardare i video delle interviste realizzate durante il corteo

rileggere la cronaca twitter con l’hash tag #20marzo2010

vedere le foto postate su facebook

 

Un impegno interattivo di tutti, insomma.

 

Di seguito l’articolo che Simone Bauducco ha scritto per raccontare la giornata e tutta la rassegna stampa e video del 20 marzo a Milano.

Memoria ed Impegno, sempre.

 

 

« A Milano la mafia non esiste» aveva detto il prefetto della città qualche mese fa. Sabato 20 marzo le 150 mila persone che hanno invaso le strade della capitale economica del paese hanno dimostrato almeno che l’antimafia esiste e resiste.

Il popolo di Libera ha risposto in massa all’appello di don Ciotti in modo trasversale e variegato. Dalle Acli ai centri sociali cittadini. Dalle associazioni ambientaliste agli scout.

In testa al corteo come ogni anno ci sono i famigliari delle oltre 900 vittime di mafia che marciano insieme alle madres de plaza de majo e al figlio di Anna Politoskaya, Ilya: «Sono contento di essere qui a ricordare tutte le vittime della violenza mafiosa. In Russia tutto questo ancora oggi non è possibile».

Dietro di lui sfilano l’ex presidente della commissione parlamentare Francesco Forgione insieme a Beppe Lumia e a Walter Veltroni. Giornalisti come Antonella Mascali e Gad Lerner seguiti dal rapper Frankie Hi Energy che canta dal palco Fight da faida, un rap scritto 19 anni fa ma ancora tremendamente attuale. Unici assenti sono i rappresentanti del governo, probabilmente troppo impegnati ad organizzare la coreografia della manifestazione romana.

Il corteo sfila silenzioso avvolto da un cielo grigio e da un alone di indifferenza delle istituzioni locali. Si passa in via Palestro, dove nel 1993 Cosa Nostra fece esplodere un’autobomba. Morirono in cinque i vigili del fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, il vigile urbano Alessandro Ferrari e Moussafir Driss, migrante marocchino che dormiva su una panchina. Per la prima volta i loro nomi vengono letti dal palco di piazza del Duomo. Sotto la madonnina, don Ciotti sprona la politica a tutelare i beni comuni come l’acqua e gli sfruttati sul lavoro prima della lettura solenne dei nomi delle vittime di mafia in un silenzio rispettoso.

Nel pomeriggio, l’attenzione si sposta sui numerosi workshop organizzati in diversi punti della città. Uno di questi sarà occupato temporaneamente da Forza Nuova al grido di «Nostalgici di un’Italia senza mafie».

 

RASSEGNA VIDEO

 

TG NAZIONALI

 



TG3 REGIONALE


 

I contributi direttamente dal sito di libera: rassegna stampa e Luigi Ciotti a “Che tempo che fa”

 

RASSEGNA STAMPA

La Repubblica

L’amaca

No alle mafie, 150mila in piazza

 

Il Fatto Quotidiano

A Milano Libera contro le mafie

Un meccanico innamorato del calcio

 

L’unità

Milano, 150.000 no alla mafia Non lasciare soli i giudici pag 1 ; pag 2

 

Il manifesto

Centomila passi a Milano pag 1 ; pag 2


 

23/03/2010
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